Eterodossia

Eterodossia. Che cos’è? Tecnicamente, come definizione classica, è quell’area di pensiero che contrastava le tesi clericali o religiose in genere, potremmo definirla una rinascita culturale contro le dottrine ortodosse ma imposte intellettualmente e non oggettivamente vere.

Il termine ha un’etimologia affatto greca ed il significato letterale è ‘diversa opinione’ rispetto ad ‘ortodossia’, sempre composto morfemico di origine greca, il cui significato è ‘retta opinione’.

Nel tempo, l’etimo ha acquisito un valore etico e morale ossia rappresentativo di un movimento anti-positivista, portatore di una visione della realtà ‘possibilista’, dove scienza e fantascienza si fondono in un amalgama in cui tutto è plausibile.

Le scienze di frontiera, l’ufologia, l’archeologia misteriosa, persino certo complottismo si fregiano dell’aggettivo ‘eterodossi’ ma in realtà le cose stanno in maniera diversa.

Gli Eterodossi sono il nettare degli Dei

Un grande amico, studioso di AI con centinaia di dispense scritte per conto di IBM nonché profondo conoscitore dell’Esoterismo, mi disse una cosa che, ancora ad oggi e per la vita, è rimasta come un ‘must’ nella mia percezione della Recherche:

‘ogni buon Ortodosso dev’essere Eterodosso’.

Qui cambia l’ottica: l’Eterodossia dunque, nell’accezione moderna, tutto è fuorché una dottrina: è un punto di vista, un comportamento, un modus operandi, forse anche un modus vivendi.

Non si tratta di una categoria assoluta sotto la quale si dipana la tassonomia delle ‘cose misteriose’: l’Eterodossia è un approccio all’ignoto con la responsabilità, attraverso il metodo scientifico (ove possibile), di dare dignità agli Enigmi della Storia e dell’Umanità definitivamente.

L’Eterodosso non teme il dubbio, affronta la paura di veder crollare le sue certezze con il fine di acquisirne di nuove e più forti.

Se l’Ortodossia è la ‘ratio’ della Scienza, l’Eterodossia ne è la sua Mistica.